Servizi Cloud: ecco come vengono utilizzati dagli italiani

Microsoft ha svolto un sondaggio molto interessante circa l’utilizzo dei servizi cloud tra gli utenti europei e del Sud Africa. I risultati mostrano una tendenza molto particolare per quanto riguardo il nostro Paese. A quanto pare non siamo “buoni” utilizzatori del servizio. Anche in questo caso, abbiamo le nostre abitudini.

Il sondaggio è stato condotto su 10.500 utenti dell’Europa e del Sud Africa al fine di capire quali siano le tendenze di ogni paese circa il cloud. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando della cosiddetta “nuvola”, ovvero un servizio (gratuito e/0 a pagamento) che permette di usufruire di uno spazio non strettamente fisico, ma virtuale. In poche parole, potete conservare i vostri contenuti sul web senza utilizzare il vostro hard-disk e quindi vederla accedendo allo spazio dedicato anche attraverso un altro device in un altro Paese.
Ovviamente, non tutti lo utilizzano allo stesso modo. Ad esempio, gli italiani risultano “poco abituati ad utilizzare molteplici device per connettersi” (il 33%). Un risultato che se confrontato con altri, fa riflettere. Infatti, gli ungheresi, nel 77% dei casi, si collegano al web da due o più dispositivi.

Tra l’altro, abbiamo una sorta di record. La maggior parte degli utenti italiani (83%) utilizza il PC di casa per usufruire del servizio, ben al di sopra della media di tutti i Paesi coinvolti (+25%), dove invece è molto più diffuso l’utilizzo del laptop personale (54% contro solo il 16% degli italiani) o del proprio smartphone (37% contro solo il 19% degli utenti del Bel Paese).

Cosa succede, invece, quando si tocca la tematica privacy? Beh, gli italiani non sembrano essere molto legati all’argomento. Solo il 14% dubita dell’uso dei propri file da parte di terzi. I tedeschi, invece, si sentono osservati parecchio (46%).

Anche voi vi rispecchiate in questi dati e in queste abitudini?

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